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#Ilvenerdìsospeso: I nostri cari amici Social

Storie in mezzo tra sole, afa e caldo estremo.

Ma qui c’è una mini guida da portare avanti.

[Fonte: Pexels]


Stabilire i social migliori per il tuo personal brand o per il tuo business non è semplice ma può essere utile avere un quadro generale di quelli che sono attualmente i social in circolazione.


Dico questo perché queste piattaforme sono in continua evoluzione soprattutto negli ultimi anni. Possiamo sospirare come dei Boomer ricordando che siamo cresciuti con Tumblr e MySpace.

Ora nascono così tanti social, uno dopo l’altro che ci spingono a riflettere. Non abbiamo l’obbligo di essere presenti su una determinata piattaforma. Possiamo scegliere.

Ha un che di magico e di strano poter dire di poter scegliere.


Come vi dicevo negli articoli precedenti (Vedi Personal Brand & Traction) analizzo con voi alcuni dei social più conosciuti di modo da avere una overview generale.

Non è facile scegliere la piattaforma giusta ma capire meglio in profondità ci permetterà di definire meglio le nostre opzioni.


Twitter

Il nonnino dei social media

[Fonte: Pexels]


Partiamo da lui e non per importanza ma perché se dovessimo rappresentarlo… bé twitter sarebbe il nostro caro nonnino. In realtà twitter ha una funzionalità ben specifica nonostante la sua vecchia età. Come mi ricorda teneramente sempre mio nonno vecchio significa saggio. E twitter è riuscito a resistere anche davanti ai boss che hanno conquistato internet.


Per capire come mai Twitter è entrato nelle nostre case bisogna ricordare che originariamente aveva la bellezza di 140 caratteri. In poco più di una frase dovevi esprimere un concetto, raccontare un evento ed esprimere un parere.

Una vera e propria sfida che ci ha permesso a noi copywriter (il mestiere di chi scrive per il digitale) di allenarci.


Poi sono arrivati i mostri che ci hanno dato la possibilità di condividere foto e video.

Ma lui non è scomparso, anzi, zitto zitto è rimasto pure lui.

Anche se nell’ombra e con qualche cambiamento, twitter è e rimane un social dove condividere qualcosa in tempo reale.


La sua capacità è proprio quella di creare una conversazione basata su fatti.

Viene spesso utilizzato da istituzioni e politici per poter dare informazioni rilevanti ma viene sfruttato molto anche per gli eventi.

Sanremo, XFactor, le partite di calcio e tanti altri eventi di ogni genere e tipologia sono commentati in diretta dal pubblico a colpi di tweet.

Anche se questo social ha subito molto l’inarrestabile successo dei suoi competitor ha comunque saputo resistere e ogni tanto ci regala qualche perla… soprattutto durante i down di casa The Facebook.


Facebook

Sei vecchio caro babbo

[Fonte: Pexels]


Un po’ il nostro papà.

All’inizio ci definiva un po’ sfigati o cool.

Possedere un account personale era l’apice della nostra vita sociale e vi dico la verità … in realtà a me non fregava proprio nulla di essere alla moda. Sarà stato uno scherzo del destino perché ricordo bene di non aver mai avuto grande affinità con la magica F blu. Non ci trovavo nulla di particolare e sono stata l’ultima ad iscrivermi.


Di sicuro non posseggo la perfetta carta d’identità del social media manager. Però ecco, sebbene Facebook stia ben presto morendo, in alcuni casi ha ancora senso di esistere. Ci sono ancora alcuni settori che sfruttano questo canale.

Uno fra tanti il settore teatrale.


Facebook ci ama e ci rispetta ma insomma un po’ geloso dei suoi figli lo è e per questo mette dei bellissimi obblighi. Un po’ come quando i nostri genitori ci davano il coprifuoco alla sera.

Dal canto suo The Facebook invece, per poter fare delle campagne di adv o utilizzare molti dei suoi tool (strumenti) ci obbliga ad avere un bel profilo sul suo canale.


Instagram

L'adulto che si sente ciovane

[Fonte: Pexels]


C’è chi pensa che abbia cambiato il mondo e chi mente.

Instagram è piombato nelle nostre vite e ora non ne possiamo più fare a meno. Il suo obiettivo era quello di creare uno spazio dove condividere foto e essere se stessi… poi non si sa cosa sia esattamente cambiato ma sta di fatto che Instagram ha vissuto diverse ere sociali diventando uno dei fattori principali del nostro cambiamento come civiltà e società.


É da lui che nascono le influencer, fenomeno ormai all’ordine del giorno. Attualmente vanta … di utenti al giorno. (Fonte: We are Social). Quindi ecco perché risulta quasi scontato utilizzarlo in quasi tutte le strategie social. Essere originali va bene ma ci si scontra spesso con le esigenze di mercato e le esigenze vogliono un profilo Instagram.


Cosa sta succedendo quindi su Instagram?


Abbiamo detto che abbiamo affrontato diverse ere sociali. Da quando era tutto amabilmente imperfetto a quando la perfezione è diventata di casa. Ora abbiamo milioni di persone con il profilo perfetto, le foto perfette, i colori abbinati perfettamente ma stiamo tornando ben presto ad una quasi imperfezione e questo lo dobbiamo al suo peggior nemico: TikTok.


TikTok

Il giovane attivista

[Fonte: Pexels]


Da un po’ di tempo si sente parlare di lui. La star di tutti i social.

Ovviamente non aveva bisogno di presentazioni: ha avuto il suo picco all’inizio della pandemia e ha deciso di dare il massimo coinvolgendo una parte che in pochi avevano sviluppato: la community.


Su TikTok, gli utenti sono al centro dell’esperienza e sono perfettamente a loro agio con tutti i cambiamenti che la piattaforma inserisce. Questo è anche dovuto in parte al fatto che il social network prevede dei cambiamenti solo se è la community che lo chiede a gran voce.

Un’altra cosa che TikTok dimostra di essere vincente è la realtà.


Nessun effetto e nessun filtro.

Essere sinceri e veri e quasi una delle pietre miliari di questo social e diciamocelo…. Ha un po’ rotto il feed perfetto no?


Per cui TikTok è un po’ lo specchio della nostra società: è il giovane attivista che si fa strada in mezzo a dei giganti e che vuole farsi sentire. Se la vostra intenzione è quello di fare un salto su un po’ di sano cazzeggio o per imparare qualcosa senza sentirsi troppo a disagio e senza dover per forza mettersi in tiro … ecco questa è la piattaforma giusta.


A dirlo non sono solo io ma vi lascio un pezzo dell’incontro con UnoBravo nel panel “Percezione di sé e del benessere mentale nell’era dei social media.




Quindi non mi resta che aspettarvi al prossimo articolo per valutare insieme tutti gli altri social (Eh sì, non sono gli unici 🙃)

Confusa?


Vi aspetto alla prossima puntata oppure...



Stay Tuned!


Ps. Se vi va, spargete la voce e commentate la vostra ispirazione preferita. 🤓













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