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#IlVenerdìSospeso: Personal Brand

Storie di Tamponi positivi e Tachipirina 500.

[Fonte: Pexels]


Ebbene sì, dopo due anni a schivarlo manco fossi Matrix purtroppo anche io devo mettere sulla check list "Covid 19".

[Caro Google non mi penalizzi ... volevo scrivere Cody]


E anche se di solito nel mio Venerdì Sospeso vi esorto a chiudere le telefonate e le call stavolta sono io che affogo tra i mille messaggi e i mille rinvii. Perché, mannaggia a lui, ho dovuto sistemare tutto il calendario degli appuntamenti.


E mentre chiamo gente, rifisso appuntamenti e sorseggio il mio thè misto a tachipirina ed antibiotico davanti alla finestra rigorosamente chiusa giungo alla conclusione che ...


"Non sono più cool".

É già amici essere positivi non va più di moda o meglio non fa più notizia. Ma guardate che sono arrivata tardi di pochissimo. E comunque è la comunicazione che tira le fila del discorso e permette all'ago della bilancia di essere più incisivo. Ma essere cool, non essere di tendenza fa anche sì che ci si fa notare più facilmente.


Farsi notare per le proprie abilità è uno pilastri del Personal Brand e no, non parlo dell'abilità di ammalarsi.

Ma che cos'è questo fantastico Personal Brand? Perché tutti ne parlano e perché è essenziale crearne uno?


Fare Personal Brand significa gestire in maniera strategica la tua immagine professionale: quello che gli altri percepiscono di te e che farà scegliere te al posto di qualcun altro.

Il tuo Personal Brand è la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro, o un partner ti sceglie. Significa impostare una strategia per individuare o definire i tuoi punti di forza, quello che ti rende unico e differente rispetto ai concorrenti...e comunicare in maniera efficace cosa sai fare, quali benefici porti e perché gli altri dovrebbero sceglierti.



Anche io faccio Personal Brand rendendomi presente su piattaforme diverse e con determinati argomenti.

Chiunque mi segue sa che lavoro svolgo e sa che seguo delle rubriche sull'arte nel mondo digitale e della comunicazione con #SocialArt.


Ma non è sempre facile mettersi in gioco e pensare a se stessi.

A volte per questo c'è bisogno di un esperto ma questo non ci deve demoralizzare.

Chiunque può crearsi una bella strategia ed iniziare fin da ora a crearsi la propria immagine.

Ma quali sono i pilastri? Iniziamo da qui. 4 REGOLE per iniziare.


Ma prima...

Questa rubrica è vostra.

Il Venerdì sospeso è un'idea nata così per caso pensando a tutte quelle volte che vediamo qualcosa che ci piace e che vogliamo condividere con gli altri. Mi sembrava carino prendere spunto dal famoso caffè sospeso ma in questo caso non sarà un qualcosa di fisico ma qualcosa di digitale.

Un articolo alla settimana su questo blog dove andremo insieme a scoprire tante, tantissime curiosità.

Perché è anche vostro?

Qualsiasi siano le vostre idee sarò felice di condividerle in questa folle rubrica. E magari, chissà, anche io potrò ispirarvi un pochino.



Prima Regola

"Sii Te Stesso"

[Fonte: Pexels]


Ora mi direte che non ho svelato granché... ed è vero per certi punti di vista ma dobbiamo prendere questa frase e andare nel dettaglio.

Essere se stessi ha un enorme significato proprio perché spesso si crede di dover creare qualcosa che non esiste e recitare una parte.

Perlustrate le maggiori influencer e vi accorgerete che i più raccontano se stessi altrimenti la farsa è un fardello enorme da reggere.

Se dopo questo articolo volete affidarvi ad un professionista, mi raccomando, allontanate chi desidera creare una copia che non vi rappresenta.


Se guardate chi si mostra sui canali social potete notare che ognuno ha una sua personalità, dei valori, dei punti di forza e tiene alle sue battaglie.

Questo è quello che dovete fare ... perlustrare chi siete e quello che vi piace e andare dritto al punto.


Guardate bene chi comunica valori e battaglie comuni e capite cosa fanno e cosa puoi fare tu.

In termini tecnici (chi è del mestiere saprà) ci si metterà a fare una breve analisi.


L'analisi SWOT

[Fonte: StudioSamo]


In poche parole prima dovete partire da voi (chi siete, cosa fate ecc) e poi andare verso l'esterno e capire cosa fanno gli altri e come potreste inserirvi voi.

Ricordate che non c'è competizione perché ognuno è fatto a sè quindi non si avranno mai gli stessi obiettivi e gli stessi punti di forza.



Seconda Regola

"Punta sulla Qualità e non sulla Quantità"

[Fonte: Pexels]


Ok, questa deve essere una regola imprescindibile. Rimani semplice e vero.

Non cercare di postare quante più cose possibili solo per dimostrare il tuo valore o le tue capacità professionali/personali.

La quantità stanca.

Certo, probabilmente vi si chiederà una certa costanza ma non si deve togliere mai la qualità. Pensate sempre a voi come pubblico. Sopportereste l'ennesimo post senza senso e di scarsa qualità visiva e concettuale? Oppure trovate più gradevole un post che vi racconta qualcosa o che risponde ad un vostro problema e/o dubbio?


Qualità è anche semplicità


Inoltre, nella creazione del tuo contenuto, ricordati sempre di rendere il tuo racconto semplice e connesso. Non cercare di apparire più capace o usare termini difficili. Se giudichi il pubblico stupido non sarà mai disposto ad ascoltarti.


Ricorda che il Web è dominato dal rumore di fondo, una perenne gara a chi urla più forte e non sempre siamo interessati ad ascoltare tutti. Anche noi quindi dobbiamo scegliere il modo giusto.



Terza Regola

"Partire dall'emozione"

[Fonte: Pexels]


Le persone comprano storie. Da sempre. L’arte narrativa è potente perché le persone sono assetate di storie.


Seth Godin, diceva che:


Le persone non comprano prodotti e servizi, ma relazioni, storie e magia.

Questa regola è valida anche per un personal brand. Quando utilizziamo e sfruttiamo un’emozione per raccontare un evento o un dato argomento, le reazioni sono più positive e il pubblico è più vicino alla nostra storia.


Ad esempio se state facendo un viaggio, ricordate a tutti il perché siete partiti e perché quel viaggio significa molto per voi.


Mi raccomando però a non esagerare. Le emozioni sono potenti e non potete servirvene sempre.

Non potete approfittare di una situazione per fare marketing altrimenti il risultato vi renderà anziché più vicino al pubblico e più umani, al contrario più vacui e finti.



Quarta Regola

"Ogni piattaforma è differente"

[Fonte: Pexels]


Arriviamo alla conclusione. Se volete iniziare a far parlare di voi, queste regole sono da prendere in ordine cronologico. Alla fin della fiera , la quarta regola, è quella che dovete osservare dopo aver formulato delle risposte alle regole precedenti e aver creato così la vostra strategia.


La quarta regola definisce che “Ogni piattaforma è differente”.

Si è portati a dire che bisogna per forza stare su Instagram, su TikTok o rincorrere il social del momento ma questo non è assolutamente necessario. Il web è grande e vario e sono tanti i modi in cui possiamo essere presenti. Certo, piattaforme social come Instagram e Facebook ci hanno dato l’impressione di raggiungere un pubblico più vasto immediatamente ma non sempre è il canale giusto per noi.


Negli anni, con le diverse collaborazioni, ho notato che non c’è una guida specifica alla piattaforma ideale ma bisogna capirlo in base ai nostri obiettivi.


Un esempio?


Se sono un imprenditore/manager di sicuro non importerà a nessuno se sono su Instagram a mostrare la bella vita ma sarà più opportuno essere presente su Linkedin dove condividere tips e momenti professionali significativi.


Se sono una make up artist, al contrario, forse Linkedin non è proprio la mia piattaforma ideale.

Ma non esistono solo i social.


Le piattaforme possono essere tantissime tra Blog, newsletter, email marketing, siti web ma anche siti specifici per il vostro settore.


Anche i social sono infiniti e non sempre li consideriamo tutti. Oltre ai classici Instagram, Facebook e ora entra in gioco anche TikTok bisogna considerare che ne esistono tanti altri.

Esiste Youtube, Pinterest, Linkedin (già citato poco sopra). Esiste Twitter (sì, sembra strano ma anche twitter ha ancora una sua funzione sociale), Telegram, Snapchat (sì, anche lui) e infine Whatsapp che per quanto sia diventato all’ordine del giorno rimane comunque un social.


Ecco la prima cosa che fanno le persone quando leggono la lista dei possibili social è “Devo stare su tutti”.



La cosa più sbagliata dell’universo.

É per questo che esiste un ruolo come quello del comunicatore che farà in modo di cercare per voi la piattaforma ideale.





Ma io lo so benissimo come sono fatti i miei polli.

Quando vado dal commercialista mica mi fido, ma vado a fare le mie ricerche prima.


Quindi se siete alle prime armi e volete essere consapevoli di tutto questo prima di iniziare questo viaggio, vi aspetto alla prossima puntata.



Vi aspetto.

Stay Tuned!


Ps. Se vi va, spargete la voce e commentate la vostra ispirazione preferita. 🤓













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